Molti di noi hanno poco tempo per allenarsi, altri hanno poca voglia di farlo. Io sono uno di questi, benché abbia sempre fatto molto sport, l’allenamento fine a sei stesso mi ha sempre annoiato. In questi casi i cose detti microworkout, microallenamenti, sono una soluzione più efficace di quanto non si pensi. SI tratta di una strategia molto semplice da attuare. In qualunque momento della giornata, basta avere pochi minuti di tempo, si inserisce semplicemente una mini sessione di allenamento. Alcuni esempi:
- 3 serie da 12 ripetizioni di sollevamenti sulle punte dei piedi (per rinforzare i polpacci)
- 2 serie di squat
- 1 sessione di Plank
- 2 sessioni di piegamenti sulle braccia
- Salire 1 o più rampe di scale
- Esercizi di streching in genere.
Basta avere un po’ di fantasia, come vedete sono tutte cose molto semplici, che possono essere fatte quasi ovunque senza bisogno di cambiarci o di avere attrezzature particolari. Possono portare via da pochi secondi a pochi minuti. In effetti, proprio per quest, possono sembrare in utili ma l’effetto composito nel tempo non è trascurabile, per nulla. Se fate 1 minuto di Plank 3 volte al giorno, sono 3 minuti in una giornata e 35 in una settimana che in un mese diventano oltre 2 ore complessive di Plank.
Gli esercizi sulla forza, che sono così importanti per l’effetto che hanno sulla muscolatura e sul sistema ormonale, sono spesso i più trascurati da chi non va regolarmente in palestra. I micro-allenamenti sono un ottimo modo per non trascurare questo aspetto della pratica sportiva. Se poi passiamo molte ore della nostra giornata di lavoro inattivi, alla scrivania, questi piccoli allineamenti sono un eccellente modo per rompere la monotonia e tenere il nostro fisico in allenamento.
Studi scientifici dimostrano che anche pochi giorni di immobilità, aumentano significativamente la resistenza all’insulina, determinano l’aumento della pressione sanguigna e producono disfunzioni micro-vascolari. Non solo, stare seduti a lungo non solo porta a perdere flessibilità muscolare e articolare ma favorisce anche l’indurimento delle arterie. E’ quello che viene definita come active couch potato syndrome (la sindrome del pantofolaio attivo). Un fatto noto da tempo e scientificamente studiato, per cui anche persone che si allenano regolarmente ma passano il resto della propria vita inattivi, seduti troppo a lungo, sono esposti agli stessi rischi della popolazione tradizionalmente considerata sedentaria.
Per questi motivi, i micro-allenamenti dovrebbero esser presi in seria considerazione da chiunque conduca una vita prevalentemente sedentaria, passando ore alla scrivania. Basta essere creativi e, al solito, cauti se si affrontano per la prima volta movimenti cui non siamo abituati.
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