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    • La curcuma

      Posted at 17:21 by marcodec, on Maggio 20, 2019

      turmeric-in-a-bowl-GD792NF.jpgE’ un alimento antico ed è noto come rimedio antinfiammatorio sin dal 3000 a.c. si tratta di una pianta tropicale, della famiglia dello Zenzero, coltivata in Cina, India, Indonesia e in altri paesi tropicali.

      La polvere che siamo abituati a trovare nei supermercati si ottiene per frantumazione del rizoma. A tutt’oggi si tratta dell’antinfiammatorio naturale più potente che si conosca; rispetto ad altri antinfiammatori, i curcuminoidi in essa contenuti, hanno anche il vantaggio di non presentare effetti collaterali.

      Sembra che la curcumina sia utile a prevenite diversi tipi di tumore:

      • allo stomaco,
      • all’intestino,
      • alla pelle,
      • al fegato.

      Numerosi studi hanno accertato una lunga lista di effetti benefici nel trattamento di numerose patologie tra cui:

      • artrite reumatoide,
      • morbo di Crohn,
      • colite ulcerosa,
      • fibrosi cistica.

      Infine, il suo uso regolare, previene l’insorgere del morbo di Alzheimer e del morbo di Parkinson; in India, dove gli abitanti ne consumano in media 1-2 grammi al giorno, l’incidenza di queste malattie è bassissima rispetto al resto del mondo.

      Dato che fa così bene, come va consumata? Personalmente ne prendo un cucchiaino diluito in acqua ogni mattina.  Il sapore può non piacere a tutti, per cui generalmente si consiglia di aggiungere  un cucchiaino di Curcuma a zuppe, condimenti e verdure. Combinata con il cavolfiore sembra avere un’azione preventiva nei confronti del tumore alla prostata.

      Un’ultima nota: per facilitarne l’assunzione da parte del nostro fisico, meglio mescolarla con il pepe nero diluito in olio; la paperina, una molecola contenuta nel pepe, aumenta l’assorbimento della Curcuma di circa 1000 volte.

       

       

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    • Cos’è l’infiammazione?

      Posted at 11:38 by marcodec, on Maggio 5, 2019

      curcumin-herbal-supplement-capsules-and-turmeric-7BTWA3R.jpgAbbiamo tutti una certa familiarità con l’infiammazione, la pelle arrossata, un muscolo o un’articolazione dolorante. Questi fenomeni rientrano in una categoria di infiammazione comune, evidente e facile da curare con il riposo e con antinfiammatori.

      Esiste, però, un secondo tipo di infiammazione, chiamata silente o cellulare che è più difficile da individuare perché non provoca dolore. Purtroppo è la causa di molte malattie croniche, che favorisce alterando la rete di segnali ormonali che pervadono il nostro corpo. Tecnicamente, l’infiammazione cellulare deriva dall’aumento dell’attività di un fattore di trascrizione genica, noto come NF-kB.

      NF-kB è attivato da da numerose sostanze presenti in ciò che mangiamo. Il responsabile principale è l’acido Omega-6 (AA, Acido Arachidonico) presente in abbondanza nei cereali e negli oli di semi.

      La strategia principale per combattere l’infiammazione cellulare consiste nel controbilanciare la presenza di Omega-6 con quantitativi adeguati di Omega-3 (EPA, acido eicosapentaeonico) e assumere alimenti naturalmente antinfiammatori come ad esempio la curcuma.

      Gli Omega-3 sono naturalmente presenti in numerosi cibi, come i pesci grassi, ma anche nella carne e nelle uova. Purtroppo la carne e le uova di allevamento ne sono poveri. Ad esempio, nelle uova prodotte da galline allevate – alimentate principalmente a cereali – gli omega-6 possono essere fino a 20 volte più degli omega-3, mentre nelle uova prodotte da galline allevate libere il rapporto è quasi pari. Nelle carni di animali allevati, il rapporto omega-6/omega-3 è di circa 15:1, mentre nelle carni degli animali cresciuti in liberà è di circa 2:1.

      Per controbilanciare gli omega-6, possiamo mangiare molto pesce grasso (ad es. salmone selvaggio, tonno, merluzzo) e crostacei, come l’aragosta. Purtroppo i quantitativi richiesti sono tali da essere difficilmente raggiungibili con una normale alimentazione occidentale ed è spesso necessario ricorrere agli integratori.

      Per approfondire, suggerisco una pagina del Dr Sears sull’alimentazione antinfiammatoria.

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