La pasta, il pane, la pizza, i biscotti, alimenti cui siamo abituati e che, nei regimi alimentari più comuni, rappresentano una parte importante delle calorie consumate ogni giorno. Alla base di questi alimenti ci sono i cereali; dove sta il problema?
I cereali contengono numerose sostanze, tra cui alcuni così detti antinutrienti:
- Lectine
- Glutine
- Fitati
- Saponina
Queste sostanze sono mal tollerate dall’organismo umano, provocano infiammazione e una quantità di problemi di varia natura. Ognuno di noi ha un grado di sensibilità differente, c’è chi le tollera di più chi di meno ma, appunto, possiamo tollerarle, non eliminarne completamente gli effetti. Gli studi sull’evoluzione umana, suggeriscono che il problema dipende dal periodo relativamente breve (in termini evoluzionistici) in cui siamo stati esposti a queste sostanza. Fino all’avvento dell’agricoltura (circa 10.000 anni fa) gli esseri umani non consumavano i cereali e in 10.000 il nostro fisico non ha potuto adattarsi ad essi come invece hanno fatto, ad esempio, gli uccelli.
C’è poi un secondo aspetto, che è legato al carico glicemico associato ai cibi basati sui cereali. Essendo mediamente alto determina la produzione di picchi di insulina con tutte le conseguenze già discusse nella precedente email.
Naturalmente non vanno demonizzati, piuttosto bisogna essere consapevoli dei rischi associati e vanno consumati con moderazione, nel modo giusto e nel contesto di un regime equilibrato.